“Il nostro non è un negozio di seconda mano, ma di seconda vetrina, perché spesso i vestiti che vendiamo sono nuovi”. Adriano Vassalli, presidente della sezione del Luganese della Croce Rossa Svizzera, definisce così il nuovo punto vendita dell’abbigliamento aperto questa mattina a Mendrisio. È il quinto che apre la Croce Rossa in Ticino e vi si trovano abiti per adulti e bambini usati e spesso – appunto – mai indossati.
Il negozio – ci ha detto – è stato aperto, perché risponde a un ben preciso bisogno: “l’accesso a prodotti di prima qualità a un buon prezzo”. Anche la scelta del Mendrisiotto non è casuale. “Abbiamo costatato che sempre più momò si rivolgevano al nostro negozio di Lugano e siccome facciamo la raccolta dei vestiti anche nel Mendrisiotto abbiamo deciso di aprire anche qui”.
Quando eravamo ragazzi – gli abbiamo fatto notare – i nostri genitori ci hanno spiegato che i vestiti usati andavano depositati nei container della Croce Rossa, che in seguito avrebbe provveduto a spedirli verso paesi in via di sviluppo; oggi scopriamo invece che finiscono in questi negozi e siamo … un po’ perplessi.
Non c’è motivo di esserlo, ci ha rassicurato Vassalli: “i vestiti che vengono inviati verso queste destinazioni sono diversi da quelli che si vendono da noi”. In pratica – ci ha spiegato – verso il sud del mondo partono soprattutto beni di prima necessità, mentre alle nostre latitudini si vendono soprattutto articoli che si rivolgono all’utente che vive in un contesto di benessere”. Inoltre, precisa Vassalli: “noi non facciamo lucro. Tutto viene reinvestito in altre attività della Croce Rossa. Per il nostro servizio sociale, per esempio, che nel 2012 ci è costato 95'000 franchi; donazioni incluse il costo scende a 84'000 franchi. Lo copriamo con i ricavi dei nostri negozi” .
Infine i clienti; chi è il vostro utente tipo? “C’è un numero importante di persone che viene a comprare nei nostri negozi e sono persone provenienti da tutte le fasce della popolazione; vengono attratti dai prodotti di grande qualità a basso prezzo, ciò che non succede negli altri negozi”.
Cassia Casagrande / Sandro Pauli
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La Croce Rossa Ticino
La Croce Rossa Ticino raccoglie in media circa 200 sacchi di vestiti e accessori al giorno, ciò che significa 44’000 sacchi all’anno. L’affluenza giornaliera al negozio di Lugano è di 100-150 persone. Ad attrarle sono i prezzi modici dei prodotti venduti che partono dalla somma simbolica di un franco. Per esempio, un completo da uomo costa tra i 30 e i 40 franchi, una camicetta tra i 5 e gli 8 franchi, una gonna tra gli 8 e i 10 franchi e una borsetta tra i 10 e i 15 franchi. Un ultimo dato: a Lugano la Croce Rossa fa capo a circa 270 volontari – incluso il presidente – e solo per il servizio abiti l’anno scorso sono state donate 3'200 ore di lavoro.
Il commento
“Ho deciso di essere testimonial di questo negozio perché la Croce Rossa promuove attività alla cui base vi è il concetto dell’aiutare il prossimo e questo è un principio che condivido quindi mi ha fatto piacere essere invitata”. Tu stessa vai nei negozi dell’usato? “Faccio shopping molto raramente e in queste occasioni vado nei negozi normali”.
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