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Caschi blu, 75 anni alla ricerca della pace

Lo speciale "compleanno" degli osservatori internazionali dell'ONU nei paesi in conflitto, missioni cui partecipa anche la Svizzera - Intervista al tenente colonnello Sirus Wagner

  • 28 May 2023, 05:30
  • 12 July 2023, 09:33
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Intervista a un berretto blu svizzero

Telegiornale 27.05.2023, 20:00

Di: TG/sdr

Nel 2023 si celebrano i 75 anni dei caschi blu dell'ONU e anche la Svizzera partecipa alle missioni con questi osservatori militari non armati. Sono 40 gli ufficiali dell’esercito elvetico impiegati in sei missioni in diverse regioni del mondo come la Repubblica Democratica del Congo, il Sudan del Sud e il Sahara occidentale.

I 75 anni dei caschi blu

Telegiornale 27.05.2023, 20:00

Il loro compito è quello di osservare che il mandato delle missioni ONU venga rispettato, che nessun membro di un esercito in conflitto entri nelle cosiddette zone cuscinetto, ossia quelle regioni non più sotto il controllo degli eserciti, neutrali. Devono vegliare sulla pace e favorire la transizione verso la stabilità. Si tratta di missioni complesse, che durano come minimo 12 mesi durante i quali gli ufficiali svizzeri vivono nelle basi militari internazionali. La RSI ha incontrato uno di questi berretti blu elvetici, il tenente colonnello Sirus Wagner, cha ha partecipato a diverse missioni ONU.

"Lavoravo in banca nel settore del private banking - ha spiegato - e a un certo punto della mia vita ho voluto affrontare una sfida nuova, qualcosa che non avesse a che fare con i soldi, con cui potessi aiutare le persone. E ho scelto queste missioni". L'ufficiale ha operato come osservatore dell'ONU in Mali, Medio Oriente e Kashmir, fra India e Pakistan.

"Lo dice il nome, prosegue Wagner, noi siamo osservatori e per questo siamo spesso in pattuglia, sul terreno, a parlare con le autorità, con le persone. "Siamo" vuol dire io e un ufficiale di un’altra nazione. Dobbiamo essere in 2 di 2 paesi diversi per assicurare la neutralità delle nostre testimonianze". Nascono amicizie profonde, il tempo passato con questi compagni è totale pure se non sempre è facile, provenendo da mondi diversi.

"Noi svizzeri siamo fra i pochi militari di milizia, chiosa, quasi tutti sono professionisti. Questo ci rende speciali in un certo modo, perché a differenza di altri portiamo con noi le nostre competenze da civili. Per me è il lavoro più bello del mondo… ma ci si scontra anche con dei problemi. L'ONU è un’organizzazione enorme, il lavoro da fare è tanto e devi imparare che ci vuole tempo per cambiare le cose ma, senza l’ONU, in queste regioni sarebbe il caos totale" conclude Wagner.

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