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Debito statunitense, ecco l'accordo

Presentato il compromesso, Biden e McCarthy invitano a votarlo ma al Congresso si preannuncia una lotta serrata

  • 29 maggio 2023, 09:31
  • 24 giugno 2023, 08:19
Joe Biden invita ad evitare "la peggior crisi possibile"

Joe Biden invita ad evitare "la peggior crisi possibile"

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Di: AFP/pon

Il presidente Joe Biden e lo speaker della Camera Kevin McCarthy hanno dato gli ultimi ritocchi domenica all'accordo di 99 pagine che - se approvato dal Congresso - permetterà di alzare il tetto massimo del debito pubblico statunitense attualmente fissato a 31'400 miliardi di dollari. Si tratta di una manovra "di routine" che però ha dato vita a una battaglia politica prolungata, con i repubblicani decisi a cogliere l'occasione per limitare le spese dello Stato.

In mancanza di un'intesa, dal 5 giugno il Paese non sarebbe più in grado di far fronte ai propri impegni finanziari. Un default che sarebbe non solo il primo nella storia statunitense, ma anche "la peggior crisi possibile", con conseguenti "recessione economica, conti di risparmio previdenziali devastati e milioni di impieghi persi", ha ricordato l'inquilino della Casa Bianca, che con il suo grande rivale ora invita i rispettivi schieramenti a votare a favore.

L'altro protagonista della vicenda, lo speaker repubblicano della Camera Kevin McCarthy

L'altro protagonista della vicenda, lo speaker repubblicano della Camera Kevin McCarthy

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Si prospetta però un duro scontro dall'esito non scontato sia mercoledì alla Camera (controllata dai repubblicani con 222 seggi contro 213) che in seguito al Senato, dove i democratici hanno una risicata maggioranza di 51 a 49. Il loro leader Chuck Schumer ha detto di prevedere che si andrà al voto venerdì e sabato, quasi al limite della scadenza. Il compromesso che McCarthy definisce "degno del popolo americano" è infatti "una capitolazione" per i più progressisti fra i democratici e i più conservatori fra i repubblicani.

L'accordo mantiene invariate nel 2024 e alza marginalmente nel 2025 le spese che non sono legate alla difesa e ai veterani di guerra, che sono invece destinate ad aumentare. Sono imposte condizioni supplementari ai beneficiari di determinate prestazioni sociali, come i buoni pasto. Al fisco non andranno invece 10 miliardi di dollari che dovevano servire alla sua modernizzazione e a rafforzare i controlli. I fondi consacrati alla lotta al Covid e non ancora spesi saranno recuperati. Entrambi i campi hanno dovuto fare concessioni: da una parte la rinuncia a toccare determinate "nicchie" fiscali, dall'altra quella ad abrogare i crediti di imposta per le energie pulite.

Tutto sommato i tagli sono limitati, secondo esperti come il politogolo Nicholas Creel. A suo avviso, il testo finirà con l'essere adottato e Biden ne esce bene anche perché la prossima scadenza sarà fissata dopo la fine del suo attuale mandato.

RG 07.00 del 23.05.2023 La corrispondenza dagli USA di Andrea Vosti

RSI Mondo 23.05.2023, 07:54

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