Festa per il Sì a Roma

“Andate nelle università, nelle aule” a convincere del Sì al referendum. Matteo Renzi, in piazza del Popolo a Roma, ha lanciato un appello ai giovani perché tornino alla politica attiva. “L'idea che i giovani siano contro la riforma, da cosa deriva? Abbiamo bisogno di smettere con lo sguardo rivolto sul nostro ombelico, ai nostri minimi chiacchiericci interni e guardare al Paese”, ha detto in un altro passaggio nella manifestazione organizzata oggi, sabato, per sostenere ilreferendum costituzionale che si terrà in Italia il 4 dicembre per confermare o respingere la cosiddetta riforma Renzi-Boschi. Tra le altre cose, la riforma prevede “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari e il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni.”

“È una festa: è andato tutto bene, tutto è riuscito. Come una bella torta. E la panna è tutta la gente venuta qui oggi”, ha dichiarato Massimo Gramigni, tra gli organizzatori della manifestazione del Pd in piazza del Popolo, parlando nel retropalco. “Perché tutto fosse perfetto c'era bisogno di alcuni elementi che oggi abbiamo avuto: non piove, c'è bella musica, c'è tanta gente. Io ho organizzato tanti eventi, ho fatto il facchino, il servizio d'ordine, qui ho trovato tante professionisti e tanti entusiasmi nel partito, un bel collettivo”, sottolinea Gramigni, parlando dell'organizzazione.

Dal resto d'Italia, escludendo Roma e Lazio, il Pd ha organizzato trasferimenti per circa 19mila persone tra treni, pullman e aerei. Su Facebook, tuttavia, Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha dichiarato “Il partito del presidente del Consiglio, il partito che ha dalla sua parte tutte le televisioni e tutti i giornaloni, il partito che si autoproclama di maggioranza in questo Paese, che da settimane e settimane ci parla della manifestazione odierna, alla prova dei fatti porta in piazza 7-8mila persone”.

La riforma è nata su iniziativa del Governo Renzi, guidato dal leader del Partito Democratico Matteo Renzi, che ha legato al risultato del referendum il proprio destino politico. Non tutto il principale partito di maggioranza ha tuttavia dimostrato un pieno appoggio al disegno di legge costituzionale. Diversi esponenti, tra cui Pier Luigi Bersani e Massimo D'Alema, si sono apertamente schierati per il no.

ANSA/Dek