"La situazione in Ucraina è completamente bloccata", con "l'iniziativa diplomatica del presidente Hollande e della cancelliera Merkel le cose hanno cominciato a muoversi, ma bisogna essere prudenti" perché "il risultato è tutt'altro che assicurato". Così il ministro degli esteri francese, Laurent Fabius, ricordando che martedì, a Minsk, ci sarà una riunione dei consiglieri politici e mercoledì una riunione con Merkel, Hollande, Putin e Poroshenko.
I ministri degli esteri europei, intanto, hanno deciso "di mantenere il principio" dell'allungamento della "black list" delle sanzioni UE contro la Russia ma "l'applicazione sarà presa alla luce della situazione sul terreno" ed il punto "si farà il 16 febbraio", in base ai risultati del summit di Minsk, "se si terrà", ha sottolineato Fabius.
Nel frattempo il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, nega che la cancelliera tedesca Angela Merkel abbia lanciato un "ultimatum" a Vladimir Putin, minacciando nuove sanzioni contro la Russia se questa non accetterà il piano di pace franco-tedesco per il sud-est ucraino. "Nessuno - ha detto Peskov a radio Govorit Moskva - ha mai parlato e nessuno può mai parlare al presidente con il tono dell'ultimatum, neanche se vuole".
M.Ang./ATS/ANSA