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In fiamme le foreste di Chernobyl

A causa della guerra in Ucraina, bruciano i boschi che avevano assorbito le radiazioni del 1986 e si teme per il rilascio di sostante radioattive difficilmente misurabili

  • 26 marzo 2022, 08:39
  • 23 giugno 2023, 17:40

Chernobyl, gli incendi boschivi e i rischi

Telegiornale 25.03.2022, 21:00

Di: TG

In Ucraina c'è grande apprensione anche per ciò che sta accadendo vicino alle centrali nucleari di Chernobyl e Zaporizhizhia. La presenza delle truppe intorno agli impianti rischia di scatenare fuoriuscite di radioattività dal terreno contaminato. Inoltre, negli scorsi giorni, ci sono stati incendi boschivi dalle conseguenze sconosciute. Il problema è che i dispositivi per misurare la radioattività sono fuori uso in tutta l'Ucraina.

A riguardo si trova solo una comunicazione sul sito del Parlamento Ucraino. Si citano sette incendi che si sono sviluppati attorno alla centrale nucleare di Chernobyl. Non ci sono immagini, difficile girarne quando si è assediati dai militari russi. Ma a bruciare è la foresta rossa (era già successo nel 2020).

La chiamano foresta rossa perché i suoi pini silvestri divennero di questo colore dopo l'esplosione del reattore numero 4, il 26 aprile del 1986. Morirono tutti, ma poi, qualche anno dopo, successe qualcosa di incredibile anche per gli scienziati. Mentre gli uomini avevano abbandonato la regione, pregna di radioattività, gli alberi tornavano a colonizzarla. Dando vita a una foresta ricca di biodiversità, come poche al mondo. E soprattutto emerse che le piante stavano assorbendo la radioattività, ripulendo l'ambiente dalle sostanze contaminanti. Compreso il suolo. Negli ultimi decenni hanno concentrato materiale radioattivo al loro interno, bonificando quello che l'uomo ha inquinato. Venendoci in soccorso ancora una volta.

Gli incendi che sono scoppiati sono proprio una di quelle quelle tragedie ambientali che dovevano essere evitate a tutti i costi, perché con la combustione gli alberi rilasciano la radioattività che avevano inglobato.

Ora l'Ucraina accusa i militari russi di aver dato fuoco intenzionalmente alla foresta. Sarebbe un crimine ambientale, che si aggiunge agli altri. Nell'immediato importa però soprattutto sapere quanta radioattività si sia sprigionata dagli alberi in fiamme. Mancano i dati rilevati in loco, ma l'agenzia atomica internazionale ha registrato livelli di cesio più alti del normale a Kiev, a una distanza dunque di un centinaio di chilometri.

I vigili del fuoco hanno dovuto fare l'impossibile per spegnere il fuoco: rischiando la vita sotto le bombe e con mezzi ridotti. Ma sembra ce l'abbiano fatta. Un atto eroico a beneficio anche nostro, nel silenzio mediatico, lontano dalle telecamere.

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