La crisi umanitaria al G20

I ministri delle finanze delle 20 più grandi potenze economiche mondiali, riunitisi ad Ankara, hanno lasciato ampio spazio alla crisi dei migranti nei dibattiti degli ultimi due giorni, dominati comunque dalle inquietudini suscitate dal rallentamento economico cinese.

"Ci aspettiamo che il mondo consacri più attenzione alla crisi umanitaria", ha detto il vicepremier turco Cevdet Yilmaz sabato alla fine delle riunioni. Ha annunciato inoltre che la questione sarà trattata a livello politico al prossimo summit del G20 che si terrà a metà novembre ad Adalia (sud della Turchia).

Tornando su temi più familiari al vertice, i finanzieri si sono accordati per astenersi da "ogni tipo di svalutazione competitiva". La direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde ha sottolineato come la crescita sia troppo debole, così come il commercio e gli investimenti. "Solo la disopccupazione è alta, e troppo", ha detto. D’altra parte il Governatore della Banca centrale europea, Christian Noyer, ha detto che "non si può negare che siano aumentati i rischi e le incertezze ma non si è di fronte a un tipo di choc davvero nuovo per la Zona euro".

afp/ZZ