La “luna di miele” è finita ed Emmanuel Macron, il presidente francese noto per la “grandeur”, torna normale. Dopo otto mesi i sondaggi lo riportano alla realtà, che lo vede ai dati di gradimento del suo predecessore François Hollande, che della normalità faceva un vanto ma che finì il mandato ai minimi storici di popolarità.
Il frenetico protagonismo del presidente, però, non conosce sosta: sul piano internazionale continua a percorrere l'Africa in lungo e in largo, e giovedì è tornato a criticare l'intervento francese in Libia. In casa ha moltiplicato le novità, annunciando una maxiriforma con cui gli statali diverranno come i dipendenti del privato, senza privilegi secolari. E sono pronti incentivi per far partire volontariamente 120'000 impiegati.
In Francia, gli osservatori politici parlano di “serio avvertimento" a Macron che arriva dalle campagne e dalle zone più popolari: -4 punti in un solo mese e 38% di popolarità, fermo a quanto riscosso all’inizio (37%) e lo stesso livello che, otto mesi dopo lo sbarco all'Eliseo, aveva Hollande.
ATS/Reuters/EnCa