La centrale nucleare di Zaporizhzhia da sabato a mezzogiorno "opera con il rischio di violare gli standard di sicurezza e degli incendi". Lo ha reso noto tramite un comunicato pubblicato su Telegram la società nazionale ucraina per la produzione di energia nucleare Energoatom denunciando che "nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno nuovamente bombardato il terreno" dell'impianto, il più potente d'Europa. "L'infrastruttura della centrale è stata danneggiata" è stato comunicato. "Ci sono rischi di perdite di idrogeno e polverizzazione di sostanze radioattive" afferma Energoatom aggiungendo che" il rischio di incendi è alto".
"L'Ucraina chiede alla comunità mondiale di adottare misure immediate per costringere la Russia a lasciare" Zaporizhzhia "e trasferire la centrale al suo controllo per il bene della sicurezza del mondo intero", afferma Energoatom. I russi "preparandosi all'arrivo della missione dell'AIEA, hanno aumentato la pressione sul personale" della centrale nucleare "per impedire loro di divulgare prove sui crimini degli occupanti presso l'impianto e il suo utilizzo come base militare".
Da parte sua il portavoce del ministero della difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov, riferiscono le agenzie di Mosca ha dichiarato che "i livelli di radiazioni intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia rimangono normali" nonostante i pesanti bombardamenti delle forze ucraine. Il Cremlino sostiene che l'esercito di Kiev ha bombardato l'area della centrale nucleare tre volte nelle ultime 24 ore. Diciassette colpi di artiglieria hanno raggiunto il complesso atomico. Quattro hanno colpito il tetto di uno stabile per lo stoccaggio del combustibile. Gli altri sono caduti a pochi metri da altri depositi. I tiri sarebbero partiti dalla zona della città di Marhanet, sull'altra riva del fiume Dnipro.

Kharkiv sotto attacco
Telegiornale 27.08.2022, 14:30
Esportato un milione di tonnellate di cereali
Dalla firma dell'accordo sul grano tra Kiev e Mosca sotto l'egida dell'ONU e della Turchia, il 22 luglio scorso, l'Ucraina ha esportato il primo milione di tonnellate di prodotti agricoli. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Più di 40 navi cariche di grano hanno lasciato i tre grandi porti ucraini del Mar Nero (Chornomorsk, Odessa e Yuzhny) per raggiungere 15 paesi.
Il presidente, citato da Ukrinform, ha sottolineato che il suo Paese rimane il garante della sicurezza agricola globale poiché le sue esportazioni di cereali "consentono di prevenire il caos sul mercato, ridurre la gravità della crisi alimentare e prevenire una carenza catastrofica". Volodymyr Zelensky ha inoltre sottolineato che le attività del settore consentono anche di creare nuovi posti di lavoro in Ucraina, sostenerne l'economia e garantire la semina nel 2023.
L'obiettivo del governo è di arrivare ad esportare almeno tre milioni di tonnellate di cereali al mese, all'incirca il 60% del quantitativo che l'Ucraina inviava all'estero prima dell'invasione russa del 24 febbraio.
Sovvenzioni per i rifugiati ucraini in Russia
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per concedere sovvenzioni mensili e pagamenti una tantum alle persone che si trasferisco in Russia dal Donbass e dall'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Tass. Alcune categorie di persone, comprese i disabili e le persone con più di 80 anni, riceveranno 10'000 rubli (166 dollari) al mese. Le donne incinta avranno invece diritto a un importo simile una tantum.
Morto un combattente statunitense
Un cittadino americano che combatteva per l'Ucraina è stato ucciso dai soldati dell'autoproclamata Repubblica popolare del Donetsk. Il Dipartimento di Stato USA ha confermato il decesso senza aggiungere dettagli sulla sua identità. "In un combattimento vicino a Yegorovka, il 23 agosto, gli ufficiali della milizia popolare hanno ucciso un altro mercenario straniero che combatteva per l'Ucraina. I militanti ucraini in fuga hanno lasciato il suo corpo sul campo di battaglia. Su di lui sono stati trovati documenti che lo identificano come il cittadino Usa Alan Joshua Jones, nato a Memphis nel 1998", ha reso noto il difensore civico della regione, Darya Morozova, citata dalle agenzie russe.