Si continua a bombardare e a morire in Siria, dove sotto gli ordigni lanciati dalle forze governative e negli scontri al fuoco tra forze lealiste e le milizie curde impegnate nella guerra all'IS venerdì sono rimasti uccisi sedici civili, tra cui sei minori, nella città di Hasaka situata nel nord-est del territorio siriano.
L’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) riferisce che i combattimenti sono aumentati di intensità nel centro abitato e nella regione circostante e hanno provocato la morte pure di cinque miliziani delle forze nazionali di autodifesa lealiste. Altri rinforzi sono stati comunque trasportati nella regione a bordo di aerei atterrati a Qamishli, 70 Km a nord di Hasaka.
Sempre venerdì intanto navi della flotta russa del Mar Nero hanno lanciato missili contro obiettivi di guerriglieri di Jabhat al-Nusra in Siria dal Mar Mediterraneo. Secondo quanto asserisce Mosca l’attacco avrebbe distrutto un centro di comando, una base dei terroristi, una fabbrica di munizioni per mortai e un grande deposito di munizioni nella provincia di Aleppo.
ATS/EnCa