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"Un'America forte e sicura"

Il discorso di Trump sullo stato dell'Unione richiama ai valori della nazione, chiede unità ma evita il Russiagate

  • 31 gennaio 2018, 07:40
  • 8 giugno 2023, 15:38
Soddisfatto Donald Trump al termine del suo discorso sullo stato dell'Unione

Soddisfatto Donald Trump al termine del suo discorso sullo stato dell'Unione

  • Reuters

Donald Trump ha letto mercoledì notte l’atteso discorso sullo stato dell’Unione, nel quale in un’ora e venti minuti ha rilanciato il messaggio di “un’America sicura, forte e orgogliosa”, a poche ore dalla cancellazione da parte della sua amministrazione del controverso bando sui rifugiati immigrati da undici nazioni considerate finora “a rischio”. Il presidente ha però garantito un’ulteriore stretta sui controlli per la valutazione dei richiedenti.

E prima di prendere la parola al Congresso Trump ha lanciato un altro messaggio agli americani, auspicando di vedere gli Stati Uniti davvero coesi, superando le divisioni profonde tra repubblicani e democratici e non dimenticando che nel 2018 vi sono le elezioni di mid-term, un appuntamento decisivo per le sue chances di un’eventuale rielezione.

L’inquilino della Casa Bianca ha poi attaccato Pyongyang, parlando di una "natura depravata di Kim" che evidenzia il notevole rischio a lui legato per gli USA, escludendo "ulteriore compiacenza e concessioni" nei riguardi della Corea del Nord. E Donald Trump ha pure escluso la chiusura della base di Guantanamo – "in passato abbiamo stupidamente rilasciato centinaia di pericolosi terroristi", ha ricordato - e assicurato un sostegno agli iraniani, asserendo che “l’America è al loro fianco nella loro coraggiosa lotta per la libertà”.

Va rilevato che durante l’intero discorso, il presidente ha attentamente evitato di affrontare il tema delle interferenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016, né tantomeno quello delle indagini relative al "Russiagate".

Il discorso molto cliccato su Google

Il discorso sullo stato dell'Unione del presidente americano Donald Trump è stato il più ricercato della storia su Google. Lo ha reso noto il colosso di Mountain View, secondo il quale quello di stanotte letto da Trump è stato più clciccato sul motore di ricerca di quello di Barack Obama nel 2010.

AFP/Reuters/ANSA/AP/EnCa


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