L'accordo sulla spartizione dei 60'000 rifugiati che l'Europa intende accogliere non c'è. La nuova riunione tra i Ministri di giustizia e degli interni dei paesi UE ed aderenti a Schengen (Svizzera compresa) tenutasi giovedì in Lussemburgo si è conclusa senza un'intesa tra i vari paesi per accogliere i migranti su base volontaria.
Sui reinsediamenti dei 20'000 siriani che si trovano nei campi profughi è stata trovata una soluzione. Non così invece per i 40'000 richiedenti asilo già in Italia (24'000) e in Grecia (16'000). La questione sarà riaffrontata il 20 luglio a Bruxelles. E a quel punto, ha affermato il lussemburghese Jean Asselborn, "in due o tre ore troveremo la soluzione".
Le resistenze, dopo che Francia e Germania hanno garantito che accoglieranno oltre 15'000 persone, vengono soprattutto da Austria, Spagna e Slovacchia.
Nel corso della riunione la Svizzera, con Liechtestein e Norvegia, è stata ringraziata per la sua disponibilità a partecipare all'azione. La Confederazione era rappresentata dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga che non ha rilasciato dichiarazioni.
ATS/px