Il Consiglio federale ha respinto una mozione parlamentare del gruppo UDC volta a limitare l’afflusso dei frontalieri. Secondo il Governo buona parte delle richieste avanzate nel testo sono incompatibili con l'Accordo sulla libera circolazione delle persone e altre sono già state esaminate nell'ambito dell'attuazione della nuova disposizione costituzionale relativa ai contingenti di stranieri in Svizzera.
I frontalieri sono raddoppiati dagli anni ’90. Le misure da adottare, secondo i democentristi, per proteggere i lavoratori nelle zone di frontiera sarebbero la limitazione tramite contingenti del numero di frontalieri, la concessione ai cantoni di poter fissare il rapporto tra i permessi per frontalieri e gli altri permessi del diritto in materia di stranieri, la riduzione della durata delle autorizzazioni per i frontalieri, un'imposizione alla fonte meno vantaggiosa, un'imposizione uniforme dei frontalieri negoziata con gli stati limitrofi e la reintroduzione delle cosiddette "zone di frontiera" anche per i cittadini UE.
ATS/Gila