Svizzera

Sentenza su razzismo annullata

Il Tribunale federale ha dichiarato nulla una condanna per messaggi discriminatori su Facebook

  • 6 ottobre 2017, 15:42
  • 5 settembre 2023, 05:35
Il caso dovrà essere riesaminato

Il caso dovrà essere riesaminato

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Il Tribunale federale ha annullato la condanna per discriminazione razziale inflitta dalla giustizia vodese ad un uomo che aveva pubblicato commenti violenti su Facebook, dopo l’attentato contro Charlie Hebdo nel gennaio 2015.

Il trentenne aveva annunciato di voler replicare la notte dei cristalli, lanciando un appello a chi volesse andare a bruciare i “muzz”. Il Tribunale cantonale aveva stabilito, basandosi sul dizionario elettronico Wiktionnaire, che l’abbreviazione, correlata al tragico evento storico antisemita del novembre 1938, non poteva che riferirsi alla comunità religiosa islamica nel suo insieme.

Secondo Mon Repos, il portale non è attendibile e, di conseguenza, l’istanza cantonale avrebbe dovuto sottoporre i risultati delle ricerche alle parti prima di pronunciare il verdetto, dando loro la possibilità di esprimersi. Omettendo di farlo, tuttavia, ha violato il diritto del ricorrente di essere ascoltato e dovrà ora riesaminare il caso.

ATS/sulma

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