L'ex dipendente del Credit Suisse che mercoledì, davanti a un tribunale della Virginia, ha ammesso d'essersi macchiato di complicità in evasione fiscale, coinvolge ora coloro che furono i suoi superiori.
L'imputato, uno svizzero che ha accettato di collaborare con la giustizia statunitense, ha annesso d'aver regolarmente varcato l'Atlantico, fra il 1994 e il 2009, per visitare una trentina di clienti, attività già di per sé illegale poiché condotta senza licenza.
Il 56enne aiutava i suoi assistiti a nascondere capitali all'erario facendo capo a fondazioni.
Avrebbe anche trasportato ingenti quantità di denaro da un punto all'altro degli Stati Uniti grazie ad accorgimenti disonesti.
"Sai quello che ci aspettiamo da te, non farti prendere", gli avrebbe detto un dirigente, stando a quanto riporta il Wall Street Journal.
ATS/dg