Svizzera

Frontalieri, l'accordo non si può disdire

L'intesa sull'imposizione non prevede una clausola di denuncia autonoma. Eveline Widmer-Schlumpf risponde ad un'interrogazione di Marco Romano

  • 10.03.2014, 18:27
  • 06.06.2023, 14:16
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L'intesa sull'imposizione dei frontalieri, ha spiegato la Ministra, integra la convenzione fra Svizzera e Italia per evitare la doppia imposizione

  • Ti-Press/ Gabriele Putzu

L'accordo fra Svizzera e Italia sull'imposizione dei frontalieri non puo essere denunciato da Berna, poichè "non prevede una clausola di denuncia unilaterale". Lo ha affermato lunedì Eveline Widmer-Schlumpf, precisando che tale intesa è "parte integrante della convenzione fra i due paesi per evitare la doppia imposizione".

La ministra delle finanze, interrogata dal parlamentare ticinese Marco Romano, ha quindi dichiarato che i negoziati con Roma in ambito fiscale "proseguono, a prescindere dal cambiamento di esecutivo" avvenuto in Italia lo scorso mese.

Il consigliere nazionale chiedeva chiarimenti sulle ragioni per cui il Governo avesse deciso di concedere - senza contropartite - lo scambio di informazioni fiscali su richiesta, anche agli Stati (Italia compresa) con cui la Confederazione non ha ancora adeguato le convenzioni sulla doppia imposizione.

La consigliera federale ha risposto, sostenendo che con questa strategia il Consiglio federale punta a "tutelare l'integrità e la reputazione della piazza finanziaria svizzera".

Red.MM/ATS/ARi

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L'opinione del PLRT

Il PLR è deluso per quello che definisce “l'ennesimo rifiuto, comunicato oggi dalla Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf rispondendo ad una domanda del Consigliere nazionale Marco Romano, di voler entrare nel merito della disdetta dell'accordo sui frontalieri del 1974”. I liberali radicali segnalano inoltre di non accettare “questo modo di porsi, intransigente e che rischia di indebolire la posizione negoziale della Svizzera”. “Se il Consiglio federale continuerà a rapportarsi nei confronti dell'Italia con i "guanti bianchi" – si legge in un comunicato stampa diffuso in serata - il rischio concreto è che si raggiunga un risultato insoddisfacente per il Ticino e per i ticinesi”.

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