Ticino e Grigioni

Il centro educativo minori divide

In Ticino manca ancora l'accordo politico sulla struttura che dovrebbe ospitare i giovanissimi problematici. Fa discutere la cosiddetta contenzione

  • 15 novembre 2021, 21:33
  • 10 giugno 2023, 15:58

I nodi del centro per minori problematici

Il Quotidiano 15.11.2021, 20:00

Di: Quot/Red. MM

Il centro educativo chiuso per minorenni in difficoltà che dovrebbe sorgere ad Arbedo Castione è un progetto cofinanziato dalla Confederazione da 6,4 milioni di franchi, di cui la metà a carico del Cantone. Una struttura con dieci posti letto per giovani dai 12 ai 18 anni: otto per la pronta accoglienza e l'osservazione, un posto per le misure disciplinari e uno - il più contestato - per l'esecuzione di pene di privazione della libertà. Ed è su questo aspetto che si concentrano le divergenze che ancora impediscono un accordo politico sul dossier, che è sul tavolo da 12 anni.

"Abbiamo fatto approfondimenti, Reto Medici ci ha confermato la necessità di poter attribuire queste pene ai minori", dice Cristina Maderni, relatrice del rapporto in Commissione giustizia e diritti.

Su questa questione c'è quindi il parere favorevole della Magistratuta dei minorenni, del Dipartimento della socialità e della sanità (DSS) che ribadisce la necessità di un centro chiuso per rispondere al fenomeno del disagio giovanile, e della Fondazione Vanoni che conferma l'interesse a gestire il centro. L'unica voce contraria in commissione giustizia e diritti è il PS.

"Si è fatto un lavoro molto importante nel corso degli anni in Ticino per eliminare la contenzione e ora ce la ritroviamo in un centro principalmente educativo", sottolinea il granconsigliere socialista Ivo Durisch. Per il PS bisogna confrontarsi con associazione che negli anni hanno combattuto la contenzione, "per non scadere per i minori in una situazione peggiore di quella a cui sono confrontati gli adulti".

A non convincere sono le misure restrittive della libertà, quali ad esempio la possibilità di chiudere in camera il minore. Nei prossimi giorni in questo senso si chiederà l'audizione dell’Associazione pro mente sana. La Commissione tornerà a riunirsi fra due settimane.

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