Ticino e Grigioni

Lago sporco, caos politico

A Porto Ceresio l'offerta ticinese di risolvere i problemi di inquinamento crea "discussioni"

  • 26 febbraio 2016, 17:05
  • 7 giugno 2023, 17:54
Il comune di Porto Ceresio al tramonto, visto da Morcote

Il comune di Porto Ceresio al tramonto, visto da Morcote

  • ©Ti-Press

La proposta del Consiglio di Stato ticinese di finanziare un nuovo depuratore nell’area di Porto Ceresio per salvaguardare il Lago di Lugano dalle immissioni di sostanze inquinanti da un torrente ha scatenato reazioni all'interno del comune rivierasco.

Gli esponenti del gruppo d’opposizione “Vento Nuovo” nel Legislativo di Porto Ceresio, infatti, hanno sfruttato l’offerta ticinese per segnalare alla maggioranza in auge all'interno del consesso politico locale che se da un lato “è umiliante dover risolvere un problema denunciato da anni facendosi offrire denaro da uno Stato vicino”, accettare i soldi di Bellinzona (ormai unica soluzione possibile) significa ammettere che il problema è reale” quando lo si è sottovalutato per anni.

In seconda battuta, si condanna il fatto che si debba in pratica “svendere un pezzetto della sovranità locale” per poter risolvere un problema esistente da tempo immemorabile e finora mai preso in debita considerazione. Intanto, in attesa di un riscontro dalla Provincia, dalla Regione o da Roma, il lago continua a inquinarsi.

EnCa

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