“Non vi è nulla di male nel riconoscere che a 20 anni di distanza può esistere una soluzione migliore rispetto a quella di compromesso di cui nel frattempo si è perso di vista il senso, alla luce delle mutate circostanze”. Questo, in sintesi, quanto affermato dal consigliere di Stato Claudio Zali, dalle colonne del Mattino della domenica, in risposta alle critiche di voler ulteriormente ritardare la realizzazione della circonvallazione tra Agno e Bioggio.
L’esame del tracciato da parte del Dipartimento del territorio, ha evidenziato “delle importanti criticità. Il tracciato è più lungo di circa 700 metri rispetto ad un percorso più diretto con evidenti implicazioni negative dal punto di vista ambientale, paesaggistico e finanziario (20 milioni in più).
Le due varianti: in rosso un tracciato alternativo, in blu il progetto approvato da Parlamento e popolo
Per il direttore del DT le soluzioni sono due: o andare avanti ignorando i problemi o attendere 9-12 mesi per l’elaborazione di un nuovo progetto che riguarda comunque solo la parte centrale del tracciato. Zali, che non risparmia qualche frecciatina a chi ha fatto perdere circa “25 anni per una strada di 3 km” garantisce il suo impegno per la migliore soluzione, convinto che “non sia quella attualmente proposta”.
"Serve migliore comunicazione"
Sulle colonne del Corriere del Ticino, il presidente della Commissione regionale dei trasporti del Luganese, Giovanni Bruschetti, ha da parte sua chiesto al ministro una miglior comunicazione, accusandolo di voler fare tutto da solo, senza informare le parti coinvolte. Bisogna quindi comunicare senza ulteriori indugi “quando ci sarà il primo colpo di ruspa”, aggiunge.
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