Il ritorno degli spacciatori di origine albanese, che da oltre un decennio erano praticamente scomparsi dalla circolazione, è il fenomeno nuovo che emerge dal bilancio 2014 del Servizio antidroga della polizia cantonale ticinese. L'attività di contrasto è stata intensificata, ma è resa difficoltosa dalla mobilità di questa categoria, che in Ticino trova ospitalità da tossicodipendenti locali, cambia spesso residenza e non resta mai per più di qualche mese, prima dell'arrivo di un rimpiazzo. Nell'ambito della lotta al traffico di eroina, altre inchieste hanno riguardato però anche traffici con oltre San Gottardo, operati da residenti. Lo smercio di cocaina resta invece principalmente nelle mani di dominicani, spesso recidivi, e africani.
I numeri dei sequestri, in collaborazione con guardie di confine e corpi comunali: in diminuzione quelli di eroina e cocaina (rispettivamente da 23,5 a 19,5 e da 12 a 6,6 chili), in aumento quelli di hashish (da 3,5 a 6,6 kg) e di marijuana (da 174 a 330 kg), a cui vanno aggiunte 5'000 piante di canapa. Cifre da relativizzare, in quanto il Ticino è cantone di frontiera e non di rado si tratta di quantitativi in transito.
pon