L’Unione sindacale svizzera ha presentato giovedì i risultati dell’analisi in Ticino sul dumping salariale e mercato del lavoro. Entrando nel merito, si è però resa necessaria una sorta d’avvertenza, in relazione al fatto che secondo l’USS a Berna non hanno le idee chiare sull’effettiva situazione a sud delle Alpi.
Questo perché, stando ai relatori, gli stessi cittadini hanno alimentato una certa confusione, a cui si affiancano i salari in calo e un’insufficiente efficacia delle misure d’accompagnamento. Gli stipendi in picchiata (dal 2012, ben prima dell'abolizione del tasso fisso) riguardano soprattutto le posizioni medie e medio-basse, le donne e i frontalieri.
La situazione del dumping è tale e diffusa al punto da interessare un ampio ventaglio di categorie e professioni, investendo pure i giovani che escono dagli atenei. Domani, venerdì, è prevista la presentazione ufficiale dei risultati della ricerca alla SECO, la Segreteria di Stato per l’economia.
CSI/Red.MM
Dal Quotidiano:
CSI delle 18.00 del 18/06/2015 - Il servizio di Furio Ghielmini
RSI Info 18.06.2015, 20:58
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