Il tema del Parc Adula in votazione il 27 novembre è particolarmente sentito in Valle di Blenio dove il clima attorno alla questione è arroventato e, a volte, animoso. Di fronte alla possibilità di assistere per la prima volta ad uno scontro diretto fra fautori e detrattori del progetto, molti bleniesi – almeno 500 - sono confluiti ieri (giovedì) sera al Centro Polisport di Olivone. Sul palco a fronteggiarsi due squadre composte di tre giocatori per parte, agguerriti e grintosi, pronti a far valere le proprie opinioni sull’idea di parco nazionale di nuova generazione che potrebbe nascere sul territorio di 17 comuni a cavallo tra Ticino e Grigioni. Quello di Blenio è centrale, considerato che detiene più di 50 chilometri quadrati di territorio nella cosiddetta zona nucleo, oltre un terzo del totale della stessa.
Restrizioni, possibile connubio fra uno sviluppo economico della regione e la protezione dell’ambiente, conseguenze della presenza di un parco sulle attività agricole, venatorie, economiche e sportive, interpretazioni divergenti su vincoli dei piani regolatori. Il terreno di scontro è stato ampio, così come esteso è stato lo spazio offerto agli spettatori, coloro che alla fine decideranno le sorti del Parc Adula e che non hanno mancato di esprimere il proprio pensiero e di punzecchiare, a volte anche polemicamente, gli ospiti sul palco.
Chi ha vinto a parole? Fatevi la vostra idea, riascoltando o la sintesi del dibattito andata in onda venerdì mattina a Modem o l’integralità della serata sulla pagina Il Parc Adula
Ospiti della serata:
Favorevoli:
Fabrizio Keller, presidente Associazione Parc Adula;
Gianpietro Canepa, vicesindaco di Blenio;
Gianni Martinelli, agricoltore e già sindaco di Campo Blenio.
Contrari:
Stefano Fraschina, consigliere comunale di Blenio e presidente del Movimento No Parc Adula;
Marcello Monighetti, consigliere comunale di Blenio, già sindaco di Olivone;
Elio Devittori, vicepresidente del Movimento No Parc Adula.
N.L./Diem