L'accordo sui frontalieri fra i negoziatori svizzeri e quelli italiani "è un passo avanti rispetto alla situazione attuale, ma per il Ticino si tratterà di vedere se è sufficiente o meno in relazione alle attese": è questa
la reazione del consigliere di Stato Christian Vitta all'intesa annunciata oggi e destinata a sostituire quella in vigore dal 1974. Il cantone, in particolare, inizialmente aveva chiesto una quota d'imposizione dell'80%, mentre le parti si sono accordate per il 70%.
CSI 18.00 del 22.12.15 Vitta: "Un passo avanti...
RSI Info 22.12.2015, 19:06
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Bellinzona analizzerà il testo nel dettaglio nel corso del primo trimestre del 2016 e intende verificare anche i progressi su un secondo fronte intrecciato a quello fiscale, vale a dire quello delle black list italiane che preoccupano dal 2010 l'economia ticinese. Nel comunicato odierno non se ne fa cenno, ma "questo non significa che non ci possano essere degli sviluppi e noi ci attendiamo passi concreti", afferma Vitta.
CSI 18.00 del 22.12.15 Vitta sulle black list
RSI Info 22.12.2015, 19:08
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Nell'iter di ratifica politica che inizia ora, ammette il capo del Dipartimento finanze ed economia, potrebbero ancora esserci degli ostacoli.
Eveline Widmer-Schlumpf aveva chiesto al Ticino di rinunciare a due misure considerate un problematiche, la richiesta del certificato dei carichi pendenti (sospesa da meno di un mese) e l'aumento del moltiplicatore per i frontalieri. Il dossier, da gennaio, sarà seguito da
Ueli Maurer.
CSI 18.00 del 22.12.15 Vitta: "Entriamo nella fase politica...
RSI Info 22.12.2015, 19:13
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Widmer-Schlumpf: una pietra miliare
“È stato un lavoro intenso, alla fine l'accordo raggiunto è una pietra miliare”. Sono le parole con cui la consigliera federale grigionese Evelyne Widmer Schlumpf ha reagito alla notizia dell'atteso accordo sulla tassazione dei frontalieri che giunge alla vigilia della conclusione della sua permanenza in Consiglio federale.
La dichiarazione di Eveline Widmer Schlumpf
RSI Info 22.12.2015, 19:17
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I sindaci italiani della fascia di frontiera: "L'accordo non ci piace"
"Dobbiamo ancora capire i dettagli dell’intesa ma come ho già detto in passato, l’accordo non farà bene ai lavoratori e nemmeno al mercato del lavoro ticinese". Queste la parole del sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Associazione Comuni italiani di frontiera (ACIF), Pietro Vittorio Roncoroni, da sempre critico sul testo bilaterale (vedi articoli correlati).
Marco Bernasconi: ancora molte incognite
Da un punto di vista finanziario ora si sa che il Ticino incasserà 15 milioni di franchi, ma non tutto è ancora chiaro in relazione all’applicazione dell’accordo. A rilevarlo è il professor Marco Bernasconi sottolineando che non si sa quando, se e come l’Italia tasserà il reddito dei frontalieri. Una questione non da poco in relazione al dumping salariale, evidenzia rilevando che il raggiungimento dell'accordo è segno di un clima che sarà positivo anche per le altre, diverse, questioni ancora aperte tra Berna e Roma.
RG 18.30 del 22.12.15: le considerazioni di Marco Bernasconi, professore di diritto tributario
RSI Info 22.12.2015, 19:21
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CSI/pon/Diem
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