Ticino e Grigioni

Bellinzona, no alle luci rosse tra le case

Il Municipio non autorizza la trasformazione in postribolo del Bibo's e chiede che venga cessata la prostituzione

  • 09.09.2013, 12:15
  • 05.06.2023, 21:18
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Contro la domanda di regolarizzazione presentata dai gerenti, il vicinato aveva presentato opposizione

  • Ti-Press / Ti-Press

No alle luci rosse nel quartiere. Il Municipio di Bellinzona ha respinto la domanda di trasformazione del Bibo's da affittacamere in postribolo. Secondo l’autorità comunale l'esercizio della prostituzione non è conforme con la zona, prevalentemente residenziale e abitativa. Il Municipio ha potuto deliberare dopo aver ricevuto il preavviso del Cantone. Quest’ultimo era favorevole, limitatamente agli aspetti che competevano agli organi cantonali.

Basta lucciole o arrivano i sigilli

Alcune settimane fa il Municipio bellinzonese, che già in passato aveva esortato i gerenti del Bibo’s a spegnere le luci rosse, aveva emanato una decisione coercitiva. Questa ordinava di cessare l’attività del meretricio nella palazzina oppure si sarebbe passati alla posa dei sigilli. Contro tale imposizione, i titolari hanno interposto ricorso al Consiglio di Stato. Si è in attesa che il governo chiarisca se concedere l'effetto sospensivo.

Il malumore del vicinato

La domanda di cambiamento di destinazione era stata presentata oramai un anno fa dai gerenti del locale. Contro la richiesta della società che gestisce l'esercizio pubblico di Via Paradiso, gli abitanti del quartiere, infastiditi dal continuo viavai serale e dai rumori molesti, avevano inoltrato un’opposizione collettiva.

Davide Paggi

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