La passione per la politica e la “sua Lugano”, la commozione per la stima dei colleghi e la riconoscenza verso la moglie Yva per la pazienza e il sostegno dimostrati, con discrezione, nei 34 anni di attività pubblica del marito. Sono le tre sensazioni che hanno contraddistinto l’odierno annuncio di dimissioni di Giorgio Giudici.
“Metà della mia vita a Palazzo civico”
Dai primi passi alle dure battaglie politiche, “Re Giorgio” ha ricordato la viva passione per la “cosa pubblica”, alla quale, come ha sottolineato in conferenza stampa, ha sempre cercato di dare “il massimo contributo possibile”. Una dedizione che lo ha portato a spendere “più di metà della sua vita tra le mura di Palazzo civico”, ha evidenziato. Ora però, ha detto il vicesindaco, è giunto il momento di lasciare spazio “a giovani promettenti, come Michele Bertini”.
Il più bel regalo di compleanno
Giorgio Giudici lascerà il 3 ottobre prossimo. Nel frattempo si impegnerà per la sua Lugano con “lo spirito di servizio di sempre”. Poi per Giorgio Giudici e la moglie sarà il momento di una vita declinata al privato. “Potrò alzarmi al mattino e fare ciò che voglio” ha raccontato, confidandoci che “forse partirò per un giro del mondo”. Rendendo così felice la compagna di sempre. Come fece due settimane fa, quando decise di dirle che avrebbe lasciato la politica attiva, facendole, come ci ha spiegato Yva stessa, il “più bel regalo di compleanno di sempre”.
Davide Paggi
I colleghi di Municipio presenti nella sala del Consiglio comunale hanno evidenziato la passione, il carisma e la competenza di Giudici. “Perdiamo una memoria storica e ci sentiremo un po’ più soli. Ci mancherà” ha detto il sindaco ed ex rivale elettorale Marco Borradori, interpretando il sentimento degli altri membri dell’Esecutivo.
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CSI 18.00 ALIPPI GIUDICI 29.08.13.MUS
RSI Info 29.08.2013, 20:07