Uli Sigg e, a destra, la locandina del documentario a lui dedicato
Uli Sigg e, a destra, la locandina del documentario a lui dedicato (mad/swissfilm)

Lo svizzero dietro la Cina

Un documentario, presentato a Zurigo nei giorni scorsi, celebra il collezionista Uli Sigg

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"The chinese lives" è il titolo di un documentario — presentato a Zurigo nei giorni scorsi — che sarà distribuito a partire dalla prossima settimana nelle sale. La pellicola, diretta dallo scrittore e regista teatrale tedesco Michael Schindhelm, celebra la figura del lucernese Uli Sigg, il più grande collezionista di arte contemporanea cinese.

"È stato fondamentale nella promozione e nella creazione di questo tipo particolare di mercato sin dalla fine degli anni ‘70", ha detto il cineasta ai microfoni della RSI (ascolta l'audio). "È curioso come uno svizzero — che oggi ha deciso di donare tutte le sue opere al Governo cinese, commissionando pure la costruzione del primo museo del genere a Hong Kong, progettato dagli architetti basilesi Herzog & de Meuron — abbia potuto avere un ruolo così importante a livello internazionale", ha aggiunto.

Uli Sigg, dal canto suo, spera che il lavoro di Schindhelm abbia un buon riscontro del pubblico, "ma che soprattutto stimoli nelle persone la curiosità nei confronti della Cina, un paese ancora piuttosto sconosciuto".

RG/px

Per saperne di più: il sito dedicato al documentario

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