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L'anello di congiunzione

I fossili dei più antichi mammiferi trovati dimostrano similitudini con la classe dei rettili

  • 29 agosto 2018, 21:59
  • 8 giugno 2023, 23:44
Fossili rivelatori

Fossili rivelatori

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I fossili d’una madre e della sua cucciolata sono la testimonianza più antica di protomammiferi. Trovati in Arizona, risalgono a 184 milioni di anni fa e saranno fondamentali per comprendere l’evoluzione e la riproduzione di tutte le specie successive.

Quelli riportati alla luce dai ricercatori dell’Università del Texas e di cui riferisce la rivista Nature, sono i resti di kayentatherium, un genere di cynodonte trylodontide vissuto durante il Giurassico.

I piccoli sono ben 38, il doppio di quelli che ci si aspetterebbe anche per i più prolifici rappresentanti di questa classe di vertebrati, più in linea con quanto succede per i rettili. Un altro indizio della vicinanza a questo genere di animali è il cranio, simile per forma, se non per dimensione, a quello dell’adulto, come appunto succede per serpenti e simili, la cui testa non subisce alcuna modifica somatica (allungamento) nella fase della crescita. Questo dato supporta l’idea che sia stata l’evoluzione di cervelli più grandi a guidare i cambiamenti successivi.

ANSA/dg

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