È calato il sipario, domenica sera, sul Film festival dei diritti umani di Lugano. L’evento, durato sette giorni, ha registrato un aumento delle presenze del 20%, fra cui 2'000 studenti provenienti da istituti professionali e universitari della Svizzera italiana.
In totale, sono stati proiettati 21 film, di cui 12 prime svizzere e una prima internazionale, seguiti da dibattiti animati da oltre una cinquantina di personalità, tra autori delle opere, studiosi, giornalisti, esperti e protagonisti attivi.
Fra i momenti più significativi, segnalati lunedì dall’organizzazione del festival in un comunicato, vi è stato l’incontro con il medico lampedusano Pietro Bartolo, in occasione del film The Good Postmam di Tonislav Hristov, sui temi della migrazione e della corretta informazione; ma anche quello con il giornalista Jérôme Bastion, per parlare di libertà di stampa.
sulma