L’omicidio dell’afroamericano George Floyd da parte di un agente di polizia, aveva dato il via cinque anni fa a una delle più grandi mobilitazioni popolari della storia degli Stati Uniti. Ora, però, i moti d’indignazione dallo slogan “Black Lives Matter”, nato già nel 2012 con l’uccisione di Trayvon Martin, 17enne afroamericano, sembrano aver esaurito la loro spinta.
Circa il 52% degli americani intervistati dichiara di sostenere il BLM, con un calo di 15 punti rispetto al giugno 2020, un mese dopo che l’agente Derek Chauvin aveva ucciso Floyd durante un arresto a Minneapolis, nel Minnesota.
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C’è però anche chi è fiducioso: “La storia ha dimostrato che i cambiamenti arrivano a poco a poco. Abbiamo ancora molto lavoro davanti a noi, ma credo che ce la faremo”, ha indicato Medaria Arradondo, il primo capo nero della polizia di Minneapolis.
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