Sono 10 e non 11, come erroneamente comunicato martedì mattina dalla protezione civile, i morti in seguito alla piena di sabato nelle Gole del Raganello, in Calabria, luogo molto apprezzato da chi pratica il canyoning. A causare l'errore, secondo il capo della protezione civile regionale Carlo Tansi, "è stata una sovrapposizione di informazioni nel corso della notte". La decima vittima è uno dei feriti, deceduto in ospedale.
Le ricerche vanno avanti senza sosta fino alla foce: dopo il ritrovamento di corpi anche a cinque chilometri dal luogo della tragedia, non si esclude ne siano arrivati fino al mare. Le persone disperse sono tre e non cinque come riferito in precedenza. Il dato, fornito dai carabinieri, è ricavato dalle segnalazioni giunte al "numero verde". Secondo Tansi, la difficoltà di avere un quadro chiaro di chi manca all'appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi.
Fra quanti sono stati soccorsi, una ventina in tutto, anche una bambina di 8 anni, trovata accanto a un cadavere. I genitori dovrebbero figurare fra i morti. Stando a frequentatori abituali della zona, si tratta di una tragedia annunciata: il torrentismo era diventata attività comune nella zona negli ultimi anni, ma in molti si avventuravano senza equipaggiamento e preparazione adeguati.
pon/ANSA