Il numero di migranti morti o scomparsi nel tentativo di attraversare il Mediterraneo quest’estate è tre volte superiore a quello dello stesso periodo dell’anno scorso, ha riferito venerdì l’UNICEF.
Tra giugno e agosto, almeno 990 persone sono morte naufragate nel Mediterraneo centrale, la rotta marittima più pericolosa al mondo che collega il Nord Africa all’Europa, a fronte dei 334 migranti che hanno perso la vita nello stesso periodo del 2022, secondo un comunicato stampa dell’agenzia ONU per l’infanzia.
Sebbene non siano state fornite cifre sul numero totale di bambini (l’Unicef ne ha contati circa dieci a settimana a luglio), 11’600 “minori non accompagnati” hanno tentato di raggiungere l’Italia tra gennaio e metà settembre a bordo di imbarcazioni di fortuna, il 60% in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (7’200), ha dichiarato l’agenzia all’AFP.
“Il Mediterraneo è diventato un cimitero per i bambini e il loro futuro. Il tragico bilancio dei bambini morti in cerca di asilo e sicurezza in Europa è il risultato di scelte politiche e di un sistema migratorio difettoso”, ha dichiarato Regina De Dominicis, che coordina la questione all’UNICEF.
RG 12.30 del 29.09.2023
RSI Info 29.09.2023, 12:30
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