Svizzera

Behring, condanna confermata

Il Tribunale federale mantiene a 5 anni e mezzo di carcere la pena inflitta al finanziere solettese, che sottrasse oltre 800 milioni a investitori

  • 23.08.2018, 14:30
  • 23.11.2024, 00:33
01:23

RG 12.30 del 23.08.2018: il servizio di Roberto Scolla

RSI Info 23.08.2018, 13:57

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Il Tribunale federale conferma la pena di 5 anni e sei mesi inflitta nel 2016 dal Tribunale penale federale di Bellinzona al finanziere Dieter Behring che tra la metà degli anni Novanta e il 2004 aveva frodato centinaia di investitori promettendo lauti guadagni.

E così -a meno di ulteriori ricorsi alla Corte europea dei diritti dell'uomo- a Behring restano da scontare - dedotti i 203 giorni di carcere preventivo- ancora circa 3 anni di carcere. Il finanziere di origini solettesi è finito in prigione perché colpevole di truffa per mestiere avendo sottratto - assieme ad alcuni complici - a circa 2’000 investitori una somma stimata in oltre 800 milioni di franchi.

Il finanziere aveva creato un classico sistema piramidale conosciuto anche come schema Ponzi, ovvero usare i soldi incassati da nuovi investitori per pagare lauti interessi ai vecchi clienti, ricorda la sentenza del giudici di Mon Repos pubblicata oggi, giovedì.

Diversi gli strumenti messi in atto per raccogliere soldi: pagine internet, un'assicurazione, una banca, consulenti finanziari, il tutto senza mai richiedere le necessarie autorizzazioni e facendo finire i fondi in società elvetiche, del Liechtenstein, dei Caraibi e delle Isole del canale della Manica.

Le attività illegali di Behring ebbero anche un risvolto politico. Infatti, ad investire in uno dei suoi fondi fu anche la fondazione Pro Facile, nel cui consiglio sedevano la consigliera agli Stati basilese Anita Fetz e l'allora consigliere di Stato solettese Roberto Zanetti.

La fondazione è però riuscita a recuperare tutto. Non si è, invece, ancora conclusa la vicenda giudiziaria delle persone truffate che hanno richiesto i danni e attendono di conoscere il destino dei 100 milioni di franchi sequestrati a Berhring e destinati a risarcire le sue vittime.

RG-Roberto Scolla/ludoC

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