È tempo di tornare a scuola per i bambini svizzeri e con l’inizio delle lezioni alcuni genitori hanno deciso di comprare ai propri figli degli smartwatch dotati di tecnologia di tracciamento e che permettono di comunicare solo con un numero ristretto di persone predefinito.
Una soluzione che consente ai genitori di sentirsi più sereni, come racconta Céline: “Quest’anno Léon va a scuola più lontano, se decide di non tornare a casa subito mi manda un messaggio per dirmi che è in ritardo, è molto pratico e rassicurante anche per lui che ora si sente più sicuro”.
L’anno scorso le vendite di questi orologi intelligenti per bambini sono esplose e l'inizio dell'anno scolastico sembra confermare la tendenza. “Quando i figli cominciano le attività extrascolastiche, i genitori vogliono seguire il loro percorso per controllare se va tutto bene. Questi sono quindi oggetti destinati ai bambini di 7, 8 anni. Perché poi quando diventano più grandi ricevono lo smartphone”, afferma Jonathan Mathiasin di Swisscom.
Ma uno smartwatch garantisce davvero la sicurezza? “Per gli hacker questi oggetti non sono per niente interessanti. A noi potrebbero servire per evitare di intervenire quando un bambino invece di stare con la tata è con la nonna o viceversa. Può evitare ansie anche ai genitori”, risponde Silvain Guillaume-Gentil, portavoce polizia cantonale di Ginevra.
L’utilizzo di questi dispositivi solleva però alcune questioni riguardo alla privacy: in Francia una Commissione ha messo in guardia contro un'eccessiva intrusione nella vita dei bambini. Alcuni modelli consentono addirittura ai genitori di accendere il microfono e la telecamera a distanza per spiare il figlio e chi lo accompagna.