Da 2'097'000.- franchi a 1'270'000. Accogliendo parzialmente il ricorso inoltrato dal Casinò di Lugano, il Tribunale amministrativo federale di San Gallo (Taf) ha praticamente dimezzato la multa inflittagli dalla Commissione federale delle case da gioco. Multa ricevuta in relazione a un funzionario di banca che, tra il gennaio del 2010 e l’agosto del 2014, aveva polverizzato qualcosa come 9 milioni di franchi, sottratti ai propri clienti.
Multa rivista al ribasso
Il Casinò aveva intimato al giocatore la diffida, ma soltanto nel maggio del 2014, pochi mesi prima che l’uomo si autodenunciasse in procura. Di qui l’inchiesta amministrativa avviata dall’organo di sorveglianza per violazione delle disposizioni sul concetto sociale. Il TAF – si è appreso mercoledì – ha però ridotto di un anno (2012-2014) l’arco temporale considerato, ritoccando l’importo in maniera consistente.
La Commissione dovrà ora decidere se ricorrere o no la Tribunale federale. Dal canto suo la casa luganese non intende impugnare il verdetto.
Francesco Lepori