Il valtellinese Ezio Gatti, 48 anni, condannato a 23 anni di carcere nell’ambito del duplice omicidio di Zalende (Brusio) è di nuovo in carcere. La sentenza nei suoi confronti è diventata definitiva dopo che, nei giorni scorsi, la Cassazione ha respinto il ricorso presentato dal suo avvocato.
I carabinieri sono andati a prelevarlo nella sua abitazione di Castione Andevenno, a una manciata di chilometri da Sondrio, dove si trovava agli arresti domiciliari dal febbraio del 2015 (controllato da un braccialetto elettronico) e gli hanno stretto di nuovo le manette ai polsi.
La vicenda giudiziaria per lui non è comunque conclusa, in quanto la Corte suprema ha chiesto ai giudici di Milano di cambiare la qualificazione del reato di cui era accusato: non più “concorso anomalo”, ma complicità piena nel duplice omicidio di Gianpiero Ferrari e di sua moglie Gabriella Plozza, avvenuto il 20 novembre di 8 anni fa.
Non si tratterà dunque di riaprire il processo ma solo di apportare una correzione alla sentenza di condanna.
CSI/Red.MM