Un altro caso di post inadeguati da parte di un agente della polizia Cantonale che, su Facebook, ha inneggiato a Putin e insultato chi disapprova la guerra in Ucraina. Contro di lui verrà aperto un procedimento disciplinare per violazione del codice deontologico della professione di poliziotto.
La libertà di espressione - anche sui social, recita il testo - deve essere esercitata con buonsenso, evitando di compromettere la reputazione della polizia. Secondo quanto rivelato da tio.ch, l'agente - un quadro superiore - reagiva con emoticon di disapprovazione - un escremento, un pagliaccio, una faccina che vomita - a chi si esprimeva contro la guerra in Ucraina. Ad un lettore ha dato del nazista. Ad articoli su Putin, invece, pollici alzati e commenti di elogio. Commenti che comportano conseguenze. Il procedimento sarà aperto a breve.
Pochi anni fa aveva fatto discutere il caso, con conseguenze penali, del poliziotto che inneggiava a Hitler e Mussolini.