Carla del Ponte, membro della commissione d’inchiesta dell’ONU sulla Siria ed ex procuratrice federale ha esposto domenica ai microfoni della RSI il problema degli occidentali che partono per combattere a fianco di gruppi estremisti come lo Stato islamico. L’intervista ha luogo dopo la dichiarazione dell’attuale procuratore federale Michael Lauber, che ha affermato che in Svizzera sono 4 le persone sotto inchiesta per aver avuto contatti con esponenti dell’estremismo islamico.
“Il rischio è che, dopo essere stati con questi gruppi, riportino nel paese d’origine le ideologie imparate, di cui fa parte anche la battaglia al di fuori del territorio. Potrebbero compiere atti terroristici. Questo è un problema anche in Svizzera”, spiega del Ponte.
L’ex procuratrice sostiene che una misura da intraprendere sarebbe l’identificazione di tutte le persone che vogliono raggiungere queste organizzazioni. Se non sono di nazionalità elvetica può essere loro imposto un divieto di entrata, ma per gli altri è importantissima la collaborazione con i servizi di informazione di altri Stati per sapere se sono coinvolti in atti criminali e poter di conseguenza aprire un’indagine.
Ascolta l’intervista completa qui sotto
RG 18.30 del 07.09.14: Carla del Ponte al microfono di Fabrizio Ceppi
RSI New Articles 07.09.2014, 20:26
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RG/ZZ