Svizzera

Un miliardo per la cultura

Dopo la crisi pandemica, il Consiglio federale vuole riorientare la promozione culturale nel quadriennio 2025-2028, anche attraverso retribuzioni e sicurezze sociali migliori

  • 9 June 2023, 12:44
  • 12 July 2023, 11:19
  • INFO
571132565_highres.jpg

Alain Berset, a capo del DFI, durante la presentazione del nuovo credito

  • keystone
Di: ATS/dielle

Oltre un miliardo per la cultura in quattro anni, per la precisione 1'001,9 milioni. La Confederazione, alla luce della crisi pandemica, intende riorientare la promozione culturale tenendo conto maggiormente della digitalizzazione, della sostenibilità e delle condizioni di lavoro degli operatori culturali.

Il messaggio sulla cultura 2025-2028 - che verrà inviato in consultazione fino al 22 settembre – è stato approvato oggi (venerdì) dal Consiglio federale assieme a una proposta di finanziamento appunto di poco superiore al miliardo di franchi.

Il Dipartimento federale dell'interno (DFI) è cosciente che “la crisi scatenata dalla pandemia è stata un momento di svolta per il settore della cultura, e l’interruzione delle attività ha ricordato quanto sia importante la cultura per il benessere delle persone”.

Al contempo viene rilevato come la pandemia abbia fatto emergere anche carenze sistemiche, come la precarietà della sicurezza sociale di molti operatori, che hanno accelerato o accentuato tendenze già in atto come il cambiamento nelle abitudini di consumo del pubblico, che si riflette in un forte aumento della domanda di prodotti in streaming.

La crisi ha infine evidenziato quanto sia importante la stretta collaborazione tra i diversi livelli dello Stato, la società civile e il settore privato per il successo della politica culturale in Svizzera.

Sei campi d'azione

È partendo da questi presupposti che la Confederazione vuole, assieme ai suoi interlocutori - Cantoni, Città, Comuni e le associazioni culturali di tutte le discipline - riorientare il proprio sostegno sulla base di sei campi d’azione.

In primo luogo, Berna intende dare il proprio contributo affinché gli operatori culturali professionisti possano accedere a una retribuzione e a una sicurezza sociale adeguate, impegnandosi per garantire condizioni quadro eque e pari opportunità nel settore della cultura. In seconda battuta, s'intende considerare maggiormente le fasi di lavoro che precedono e seguono la produzione.

Berna vuole inoltre considerare maggiormente i formati digitali e ibridi di produzione, diffusione e mediazione. In questo senso verrà rafforzato il sostegno ai fumetti, alla letteratura grafica e alla fotografia.

Anche la strategia per una cultura dell'ambiente costruito deve essere sviluppata e accompagnata da misure volte a sostenere la sostenibilità del settore e a promuovere la coesione sociale.

Gli ultimi due campi d'attività riguardano la valorizzazione del patrimonio culturale materiale, immateriale e digitale, sostenendo anche quelle attività volte ad affrontare in modo etico e professionale le questioni legate al patrimonio storicamente problematico, e un forte impegno nella politica culturale internazionale.

Per il quadriennio precedente era stato richiesto un totale di 942,8 milioni di franchi svizzeri.

Notiziario 15.00 del 09.06.2023

Correlati

Ti potrebbe interessare