Il Presidente Donald Trump ha annunciato martedì che si muoverà per normalizzare le relazioni e revocare le sanzioni al nuovo governo siriano, per dare al Paese “una possibilità di pace”.
Trump si incontrerà mercoledì in Arabia Saudita con il presidente siriano Ahmad al-Sharaa, l’ex ribelle che l’anno scorso ha guidato il rovesciamento dell’ex leader Bashar Assad. Il presidente USA ha dichiarato che il tentativo di riavvicinamento è avvenuto su sollecitazione del principe ereditario Mohammed bin Salman, il sovrano saudita de facto, e del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
L’attuale presidente siriano era stato imprigionato in Iraq per il suo ruolo nell’insurrezione seguita all’invasione del Paese arabo guidata dagli Stati Uniti nel 2003. Al-Sharaa è stato nominato presidente della Siria a gennaio, un mese dopo la straordinaria offensiva dei gruppi di insorti guidati da Hayat Tahrir al-Sham (HTS) di al-Sharaa, che hanno preso d’assalto Damasco ponendo fine ai 54 anni di governo della famiglia Assad.
I leader del Golfo si sono schierati a favore del nuovo governo di Damasco e chiederanno a Trump di fare lo stesso, ritenendolo un baluardo contro il ritorno dell’influenza iraniana sulla Siria (Teheran aveva contribuito a sostenere il governo di Assad durante una decennale guerra civile).
L’amministrazione Trump non ha ancora riconosciuto formalmente il nuovo governo siriano. Rimangono in vigore anche le sanzioni imposte a Damasco sotto Assad. “Il presidente ha accettato di salutare il presidente siriano mentre si trova in Arabia Saudita domani”, ha dichiarato la Casa Bianca, prima delle dichiarazioni di Trump.
I commenti hanno segnato un sorprendente cambiamento di tono da parte di Trump, che finora era stato profondamente scettico nei confronti del presidente siriano Ahmed Al-Sharaa.
Conosciuto in passato con il nome di battaglia Abu Mohammed al-Golani, al-Sharaa si è unito ai ranghi degli insorti di Al-Qaeda che hanno combattuto le forze statunitensi in Iraq dopo l’invasione guidata dagli Stati Uniti nel 2003 e deve ancora rispondere di un mandato di arresto per terrorismo in Iraq.
Al-Sharaa è tornato nel suo Paese dopo l’inizio del conflitto nel 2011, dove ha guidato il ramo di al-Qaeda noto come Fronte Nusra. In seguito ha cambiato il nome del suo gruppo in Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e ha tagliato i legami con al-Qaeda.
Al-Sharaa diventerà il primo leader siriano a incontrare un presidente statunitense da quando il defunto Hafez Assad incontrò Bill Clinton a Ginevra nel 2000.

Trump in visita in Arabia Saudita
Telegiornale 13.05.2025, 20:00