La storia evolutiva dell’umanità è cambiata con la scoperta, annunciata giovedì, di una specie finora sconosciuta di un antenato dell’essere umano, L’Homo naledi. Circa 1'500 ossa fossili appartenenti a 15 diversi individui sono stati trovati nella "Culla dell’umanità", sito patrimonio dell'UNESCO vicino a Johannesburg, in Sudafrica.
Le ossa dell'Homo naledi
Una delle particolarità più interessanti che è emersa, secondo i ricercatori, è il fatto che la grotta dove i fossili sono venuti alla luce sembra essere stata utilizzata durante un lungo periodo per seppellire i morti. Fino ad oggi si pensava che questo tipo di comportamento rituale appartenesse solo all’uomo moderno.
L’homo naledi era in media alto 1,5 metri e pesava 45 chili. Se la forma del cranio era simile a quella dell’Homo abilis, le spalle avevano caratteristiche più vicine a quelle dei primati. Le dita erano lunghe ed estremamente arcuate mentre i piedi erano praticamente indistinguibili dai nostri.
ZZ
Dal Telegiornale delle 20.00
10.09.2015: Scoperto un nuovo ominide