Gli ospedali periferici del Ticino non saranno smantellati. Lo ha assicurato il consigliere Paolo Beltraminelli che sabato, durante le porte aperte al nosocomio di Faido, ha anticipato quelli che saranno i contenuti della risposta del Governo all'iniziativa popolare per cure mediche e ospedaliere di prossimità. Aveva raccolto 14'000 firme in difesa delle strutture di valle e dal 2017 giace in commissione sanitaria in attesa di una presa di posizione del Consiglio di Stato che, per legge, non potrà giungere molto dopo Natale.
Paolo Beltraminelli a Faido
La politica appare intenzionata a trovare un accordo con gli iniziativisti, evitando prove di forza che a detta di Paolo Beltraminelli sarebbero pericolose per tutti. Al di là delle rassicurazioni, nei prossimi mesi si tratterà di trovare soluzioni condivise, ad esempio sulla richiesta di portare un primario di prestigio a tempo pieno a Faido dove, durante la giornata di sabato alla quale erano presenti oltre 550 persone, si è posta particolare attenzione sulla clinica di riabilitazione dell'EOC che dispone di 45 posti letto con vari locali di terapia, palestra e piscina. È stata definita all'avanguardia e rappresenta un fiore all'occhiello per l'intero Ospedale regionale di Bellinzona e valli e, in generale, della sanità pubblica ticinese.
Medicina di prossimità
Il Quotidiano 06.10.2018, 21:00