Mondo

Yemen bombardato: le immagini e le voci da Sana’a

I raid occidentali contro gli Houthi, che avevano attaccato l’aeroporto di Tel Aviv, sono stati intensissimi

  • 9 maggio, 09:24
  • 9 maggio, 10:27
03:03

Yemen, bombardamenti contro gli Houthi: le testimonianze

RSI Info 09.05.2025, 10:03

  • Laura Silvia Battaglia
Di: Laura Silvia Battaglia 

I danni, solo per la ricostruzione dell’aeroporto bombardato da Israele, ammontano a 500 milioni di dollari: distrutta la torre di controllo, l’hangar, i pochi aerei della compagnia di bandiera, la Yemenia. In fumo anche le aree check-in, la vip room, gli alberi radi e alcune case del giardino intorno. Ma per quanto Khalil Jahaf, direttore della Yemenia Airlines, si affretti a dire che farà di tutto per ricostruire presto ogni cosa, e il vice-Ministro dei trasporti Yahia al-Sayani dichiari che ha a cuore il rientro degli yemeniti all’estero, qui i danni sono soprattutto morali.

Da questo momento in poi, tutti gli yemeniti che vivono nel Nord del Paese hanno perso ogni speranza di volare su Amman, in Giordania, per ricevere trattamenti medici. Del resto, era stato impossibile viaggiare per nove anni, dal 2015, a guerra civile iniziata, fino al 2024, quando l’aeroporto era stato riaperto per pochi mesi. Allora, l’apertura dell’aeroporto aveva equivalso a un miracolo.

00:53

Yemen, nuovo raid israeliano

Telegiornale 06.05.2025, 20:00

Adesso, gli yemeniti sono ritornati a maledire la guerra, tenuto conto che, senza un aeroporto funzionante, la popolazione può dimenticarsi di ricevere gli aiuti umanitari, se non via terra da Aden. I bombardamenti del mese di maggio sono stati intensissimi: sono arrivati da Israele, in risposta al lancio di un missile Houthi sull’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv; ma i più sono il risultato delle sette settimane della “Operation Rough Rider”, sferrata in 301 attacchi-bomba da Stati Uniti e Regno Unito per indebolire la milizia filo-iraniana che da quasi due anni dà filo da torcere alle navi commerciali, battenti bandiere occidentali, sullo Stretto delle Lacrime di fronte la Somalia e su per il Mar Rosso, portaerei Roosevelt compresa.

yemen3.jpg
  • Laura Silvia Battaglia

I bombardamenti sono stati intensissimi e, solo nel mese di aprile, secondo lo Yemen Data Project, i civili morti sono stati 206, tra cui 17 bambini e 366 sono stati i feriti. In particolare, l’attacco al deposito di carburante del porto della città di Hodeida, Ras Issa, ha fatto 80 morti carbonizzati, in uno dei peggiori attacchi, per conseguenze mortali, che lo Yemen abbia subito a partire dall’inizio della sua guerra civile nel 2015. La coalizione e, in particolare, il governo Trump, durante i briefing alla Casa Bianca, hanno dichiarato che “le risorse militari degli Houthi sono state fortemente danneggiate” ma resta da capire se sia vero, quando alcuni obiettivi dichiarati come militari – ad esempio, la fabbrica di divani al-Hubaishij Sponge Factory nel distretto di Sanhan, area al-Qaydi – sembrano essere tutt’altro che manifatture di droni.

Il caso del centro per migranti africani, situato all’interno del compound militare di Saada, anch’esso colpito dagli attacchi aerei della Coalizione che hanno causato 60 morti e 65 feriti, pone il problema della vicinanza di strutture civili ad aree militari, un uso comune ad Ansarullah come ad altre milizie dell’Asse della resistenza (Hamas o Hezbollah) e che gli Stati Uniti hanno sempre definito come “utilizzo immorale degli scudi umani in guerra”.

yemen1.jpg

Bombardata la Città vecchia di Sana'a

  • Laura Silvia Battaglia

Il centro era stato peraltro già colpito nel 2022 durante gli scontri tra Ansarullah e i sauditi e aveva determinato la morte di 96 persone e il ferimento di 236. Se si guarda agli obiettivi degli Stati Uniti, sembrerebbe che Washington abbia ottenuto una tregua negli attacchi degli Houthi alle navi americane sulla rotta del Mar Rosso, in cambio dello stop ai bombardamenti, che hanno colpito anche più volte, nei giorni scorsi, il cuore della capitale Sana’a in aree densamente abitate. Ma non sembra che Ansarullah sia stata smantellata dei suoi arsenali né che si possa parlare di “fine della guerra”.

Mahdi al Mashat, presidente del Political Supreme Council degli Houti ha ribadito l’inimicizia militare verso Israele finché la guerra a Gaza non cesserà e, a proposito delle dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, ha così commentato, letteralmente: “Non siamo noi ad averlo cercato: ma se quel criminale di Trump desidera fermare la sua aggressione contro di noi e riparare alla distruzione che ci ha causato, la scelta è nelle sue mani e ha la nostra parola”.

I partigiani di Allah, i nostri reportage esclusivi dallo Yemen

Fino a pochi anni fa non li conosceva nessuno. Adesso sono sulla bocca di tutti. Ma per capire quanto gli Houthi dello Yemen siano stati sottostimati, tra le milizie sciite del Medio Oriente, basta frequentare il viale al-Sabaeen della capitale Sana’a alle tre del pomeriggio di ogni venerdì, quando migliaia di miliziani invadono la strada a sei corsie e la piazza accanto alla moschea fatta costruire venti anni prima dal presidente Ali Abdullah Saleh. Tra i sostenitori prevale un misto di orgoglio identitario, rabbia repressa e indignazione per le ingerenze degli Stati Uniti in Medio Oriente: una storia molto lunga, che parte da prima della Rivoluzione islamica iraniana del 1979. La rammentano persone comuni, miliziani, ministri, a ogni contatto e intervista: adesso, il rafforzamento dell’immagine del nemico esterno nella guerra tra Israele e Gaza ha dato agli Houthi l’opportunità di mostrarsi al mondo, con le incursioni navali sul golfo di Aden e sul Mar Rosso, e ha consentito di coagulare attorno a loro il consenso della popolazione yemenita ridotta alla fame. 

24:01

I partigiani di Allah

Laser 26.03.2025, 09:00

  • Keystone
  • Laura Silvia Battaglia
05:47

Lo Yemen senza aiuti è sull’orlo della catastrofe umanitaria

RSI Info 14.02.2025, 13:22

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare